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AfD, angela merkel, antieuro, CDU, economisti, Linke, Merkel, SPD
Professione: giornalista, commentatore politico, nazionalità tedesca, casa in Toscana da vent’anni e moglie italiana da qualcuno in più. Questi i punti salienti di ArsLonga-Germania. Lo abbiamo già intervistato ad agosto e ora gli chiediamo un parere a proposito delle elezoni in Germania.
Nella scorsa intervista ci avevi detto che dalle elezioni non ti aspettavi nulla di nuovo. Pare tu abbia indovinato, ammesso che il forte risultato della Merkel non rappresenti una novità….
Si tratta di una novità soltanto per i commentatori stranieri che volevano mettere un po’ di pepe in una campagna elettorale che è stata totalmente insipida. La Merkel aveva già vinto prima che si aprissero le urne. Certo il dato è straordinario ma solo apparentemente. In nessun Paese un governo che ha fatto bene, che ha garantito sicurezza e prosperità in una tempesta economica verrebbe mandato a casa. La Merkel è semplicemente andata all’incasso.
Però – prima delle elezioni – qualcuno parlava dell’incognita della AfD, il partito che propugnava l’uscita dall’Euro, come di una minaccia reale … come mai si è sgonfiato?
Non si è sgonfiato: si è gonfiato al suo massimo, più di così non poteva prendere. Chi safare le analisi politiche in modo corretto non aveva mai scommesso un centesimo sulla AfD. Bastava guardare chi lo guida: Bernd Lucke. Un ex consulente della Banca Mondiale, uno dentro ai meccanismi del neoliberismo estremo. Un gruppo di professorini, Blankart, Gauland, Hankel, Homburg usciti fuori dalle università a caccia di notorietà su di un tema che pensavano fosse caldo. In primo luogo non era un tema caldo, in secondo luogo sono stati fin troppo presuntuosi.
Presuntuosi in che senso?
Nel senso che hanno pensato di farcela in perfetta solitudine. Quando la Konrad-Adenauer-Stiftung si è occupata di loro avrebbero dovuto capire come si stavano mettendo le cose. Hanno detto in poche parole: “possono essere un disturbo ma se li ignoriamo non vanno da nessuna parte”. E durante la campagna elettorale la Merkel, anche contro il parere di alcuni suoi amici di partito, ha seguito alla lettera il consiglio. Solo negli ultimissimi giorni ha toccato l’argomento. I fatti le hanno dato ragione. E credo che qualche testa antieuropeista dentro la CDU rotolerà lontano dal trono.
Ma l’AfD – e particolarmente Lucke – sono stati visibilissimi sui media, specie in televisione. Non ne hanno giovato.
No, evidentemente. I media hanno trovato divertente mettere al centro questi economisti radical-chic, facevano audience ma nessuno li ha presi veramente sul serio. Soprattutto hanno cercato di mettere al vertice della agenda il tema dell’uscita dall’Euro ma non hanno trovato nessun gancio. In più hanno giocato a fare gli splendidi isolati. Potevano cercare un accordo con i partiti storici della Sinistra. L’SPD (che faccio difficoltà a catalogare come Sinistra), Linke, i Verdi. Invece hanno saputo soltanto criticare tutti, autopromuoversi a geni in un mondo di imbecilli. Il risultato è che sono stati massacrati dal boomerangmediatico (che non sanno gestire) e isolati rispetto a tutto il contesto.
Ma d’altro canto la Sinistra, almeno quella anticapitalista tedesca, ha attaccato il’AfD e il tema dell’uscita dall’Euro, mi pare difficile trovare un accordo ….
Ma perché – premesso che gli atti violenti sono sempre da rigettare in toto – la Sinistra estrema tedesca è fatta da strani personaggi che però non sono affatto stupidi. Hanno fotografato perfettamente l’ambiguità di questi professorini, hanno identificato la loro forte consonanza con i partiti della destra estrema. L’episodio del giornale di estrema destra Junge Freiheit distribuito durante una riunione dell’AfD ha fatto il giro del Paese. Lucke ha cercato – troppo tardi di prendere le distanze dal sospetto di dimpatie per la destra estrema. Un altro peccato di presunzione.
Ma la Sinistra ha fatto bene in Germania ad eludere il tema della uscita dall’Euro?
Ha fatto benissimo. In primo luogo l’AfD chiedeva l’uscita dall’Euro ma non dala UE. Il che ha messo in chiaro che non c’era una idea alternativa di sistema. Che in realtà l’AfD – sotto l’apparenza popolare – è il solito partitino di mandarini legati a doppio filo con il sistema economico che ha provocato la crisi mondiale. Non è un caso che gli anti-euro in generale siano così rabbiosi con la Sinistra. La Sinistra vera (non l’SPD) ha gli anticopri necessari per decrittare perfettamente la vera natura di questa gente.
Venendo alla Sinistra tedesca. A fare i conti matematici SPD, Linke e Verdi se ho capito bene avrebbero la maggioranza. Si può pensare ad una alternativa alla Grosse Koalition?
Per niente. Il SPD non ci pensa nemmeno di spostarsi a Sinistra sul Linke. I Verdi e il Linke si detestano cordialmente. Certo è che la grosse koalition non porta fortuna al SPD che è già stato bastonato per il periodo di coabitazione con la Merkel. L’ipotesi di una allenaza tra verdi e CDU a me pare abbastanza lontana. Ma potrebbe essere una carta tattica che la Merkel potrebbe tentare di giocare per mettere sotto pressione l’SPD.
Quindi come finirà?
Finirà in un granitico governo CDU-SPD, io credo che a questa ipotesi non ci siano realistiche alternative. Ma una alleanza del genere dovrebbe porre sul tavolo un certo ammorbidimento della politica di austerità imposta ai paesi del Sud Europa. Ora la Merkel non ha più una scadenza elettorale davanti a sé e quindi può prendere in considerazione alcune possibilità per non spaccare l’intesa con i francesi. Su qualcosa la Merkel e la BuBa cederanno. Adesso la Merkel ha le carte in regola e il tempo sufficiente per giocarsi la partita senza paura delle urne. La novità non è che la Merkel abbia vinto. La novità è che la Merkel può essere meno Merkel e più “Angie”. Ossia può cedere qualcosa per non far entrare in una spirale sempre più avvitata l’UE. Capisco che da fuori la Merkel possa sembrare rigida. In realtà è una politica in grado di lavorare molto bene sui compromessi e parte da una posizione di forza con le migliori carte in mano. Hollande, Letta, per non parlare di spagnoli e greci non hanno il suo consenso. Ed hanno un disperato bisogno che la Merkel lanci loro un salvagente. La Merkel non è stupida. Magari il salvagente sarà piccolo ma lo getterà. Quel che basta a non far naufragare del tutto i governi “amici”.
Dovremmo essere contenti o scontenti in Italia per questo risultato?
Non saprei dirti. L’Italia a me sembra totalmente fuori gioco. Il governo Letta mi pare simile ad una palude immobile e immobilizzata. Non escludo che il successo della Merkel convica qualcuno a rinforzare l’idea di mantenere in sella Letta fino al semestre di presidenza italiano. Certo occorrerebbe una indubbia inversione di tendenza sul piano della ripresa economica. Credo che Letta speri nel “fattore tempo”. Ma non voglio pronunciarmi: la politica italiana è scarsamente prevedibile nel bene e nel male per chi non è italiano.